14 Agosto
Fin dalle prime luci dell’alba, Settefrati, piccolo paese di montagna con poco più di ottocento abitanti, inizia a respirare una nuova aria. Molti Settefratesi sono ritornati dall’estero per rivivere quelle emozioni ed esperienze vissute da bambini, che mai hanno dimenticato e che portano sempre nel cuore. E’ sera quando le campane con il loro suono, che domina la valle ed entra in ogni casa, chiamano a raccolta il popolo. La chiesa di S. Stefano in un attimo si riempie, ed ecco tra canti, preghiere e qualche lacrima, la Madonna si scopre per scendere lentamente dalla sua urna lignea, scomparire dietro il coro e poi riapparire davanti all’immensa folla sul suo piedistallo. Riuscire a descrivere la commozione e l’entusiasmo che suscita tra i presenti la "calata della Madonna" è cosa assai difficile, è uno di quegli avvenimenti che parlano direttamente al cuore e che rievoca nella mente gli avvenimenti del passato.
18 Agosto
In ossequio alla pia credenza popolare della inamovibilità dell'antico simulacro della Vergine Bruna, che suscitava un vago senso di timore e lo circondava di un alone di mistero, alla metà del XIX secolo il clero di Settefrati pensò di realizzare una seconda statua della Madonna di Canneto con funzione suppletiva, cioè che fosse "movibile" e potesse essere condotta in processione per le vie del paese, come altri Santi, e a Canneto nei giorni della festa in sostitizione delle trafugate reliquie, che qui venivano portate ogni anno alla viglia della festa.
Dopo la S. Messa delle ore 7.00, al canto dell'"Ave Maris Stella", l'immagine della Madonna esce dalla chiesa di S. Stefano ed effettua subito una prima sosta sulla scalinata, che sovrasta la Piazza del Municipio, per assistere all'imponente getto d'acqua che si lancia verso il cielo dalla grande fontana, ivi collocata, a ricordo del miracolo da Lei compiuto nella Valle di Canneto allorché apparve alla giovane pastorella settfratese Silvana. Attraversata la Piazza, l'immagine, seguita da una lunga e partecipata processione, si dirige verso la chiesa della Madonna delle Grazie, dove effettua una seconda sosta per indossare gli abiti dimessi della pastorella, e portarsi quindi sul sentiero alpestre che conduce al Santuario di Canneto.
22 Agosto
In mattinata, anticamente, si svolgeva un concorso riservato alle Compagnie, che dovevano sfilare davanti ad una giuria composta dal locale Comitato Feste. La Compagnia, che si distingueva per la cura particolare del vestiario, per compostezza, allineamento e passo, veniva premiata con un labaro, consegnato da una ragazza del posto eletta, per l’occasione, “Pastorella”.
La giornata si conclude con la processione di ritorno a Settefrati della statua della Madonna Bianca portata a Canneto il 18 agosto. Dopo il panegirico mariano, tenuto dal portico della chiesa di S. Maria delle Grazie, la Madonna, in un tripudio di folla, tra fuochi pirotecnici e suoni festosi di campane e di banda musicale, fa il suo ingresso solenne in paese e quindi nella chiesa parrocchiale.
29 Agosto
E’ giunta l’ora di rivolgere l’ultimo saluto alla Madonna Bianca che, dopo aver attraversato il paese in processione, a sera rientra nella sua urna per essere scoperta nuovamente il 14 agosto dell’anno successivo.